mercoledì 11 marzo 2009

My mistress' eyes (are nothing like the sun)(13:05:00)

(riuscirò a scrivere un titolo in italiano prima o poi?)



Era il 1997, ed andavo (ancora per poco) all'università. Avevo una moto d'epoca (nel senso che era una moto dell'epoca, ovvero del 1990), ed ogni giorno arrivavo baldanzoso fino alla facoltà di Economia, dopodiché rallentavo, frenato dal flusso delle studentesse per la strada, e rischiavo di investirne qualcuna perché distratto dalle stesse (l'effetto veniva amplificato dall'approssimarsi della stagione primaverile/estiva, per ovvi motivi).

Un giorno di questi, alcuni tizi avevano piazzato una serie di bancarelle in prossimità dell'entrata della facoltà. I tizi in questione vendevano dischi.
Mi sono avvicinato ad una delle bancarelle. Uno dei dischi era, nella sua confezione in vinile, nel bianco e nero elegantissimo ed abbagliante della copertina, "Nothing like the sun" di Sting. Questo il dialogo che ne è seguito:

"Quanto vuole per questo disco?"
"20.000 lire"
"Arrivederci."
"No, aspetta, facciamo 15.000"
"Ciao."
"Ma... è Sting!"

Quel disco valeva 15.000 "vecchie lire"? Probabilmente no.
Ma solo perché la musica non ha prezzo.

Ricordo che al tempo ero innamorato (ma innamorato come puoi esserlo a vent'anni, quindi con il decuplo dell'effetto) di una ragazza bionda che seguiva le mie stesse lezioni.
Aveva un volto perfetto, e forse questa era la causa della mia perdizione. O meglio, forse era il primo contatto con la perfezione nell'universo femminile a farmi questo effetto. La perfezione è un po' come il talento, o ce l'hai o non ce l'hai, ma quando ce l'hai, tutti se ne accorgono.

"Straight to my heart", contenuta nel disco di cui sopra, è una canzone magica (o forse "perfetta"?). Se non te lo dicessero, non capiresti mai che è in sette quarti. La perfezione va dalla struttura monumentale ai colpetti di cuica distribuiti qua e la' per tutto il pezzo, dall'ampio eco/riverbero sulla voce di Gordon al sapore tribale di tutto il comparto ritmico, dai raddoppi di batteria al rullante campionato.

Ah, quella ragazza non l'ho vista più, e a distanza di dieci anni, stento a ricordare il suo volto. Ricordo però di aver scritto da qualche parte che assomigliava a Janis Joplin. Ma oggi, ogni volta che vado a vedere una foto di Janis, penso che lei a quella ragazza non assomiglia per niente.









(Sting - "Straight to my heart", "Nothing like the sun", 1987)


3 commenti:

friol ha detto...

Fantastico, il primo commento su questo Blog è spam...

AndreaP ha detto...

Beh, dai, un enlarge your penis sarebbe stato più umiliante.

Anonimo ha detto...

La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu